Assicurazioni e dichiarazione dei redditi: i vantaggi fiscali che (forse) non conosci

Se hai delle polizze assicurative attive a nome tuo o a nome di un familiare a tuo carico, ti interesserà sapere che queste possono portarti dei vantaggi fiscali non indifferenti.

Per comprendere al meglio quali sono tutti i benefici di cui puoi godere (e a cui hai diritto!) ho chiesto una mano al Dott. Matteo Balduzzi, commercialista dello Studio Balduzzi.

In questo articolo ci racconterà quali sono i benefici fiscali che ti spettano a fronte di premi assicurativi che hai versato nel corso del 2024, spiegandoti (per prima cosa) qual è la differenza tra deduzione e detrazione, per poi andare a vedere più in dettaglio le casistiche previste dalla legge.

Cominciamo!! Parola a Matteo 😎 

Qual è la differenza tra deduzione e detrazione?

Come ti ho anticipato in introduzione, prima di entrare nello specifico, ti voglio dare un paio di definizioni che ci serviranno nel prosieguo di questo articolo.

Il nostro ordinamento prevede due tipologie di oneri e spese:

  • Gli oneri detraibili;
  • Gli oneri deducibili.

Gli oneri detraibili sono tutte quelle spese che ti consentono di diminuire l’imposta da te dovuta: in parole semplici, se devi allo Stato 1.000,00 euro di imposta ma hai a disposizione spese detraibili per 500,00 euro, alla fine dovrai versare solamente 500,00 euro (ovvero la differenza tra l’imposta dovuta e le spese detraibili).

Gli oneri deducibili, invece, influiscono sul tuo reddito imponibile, riducendolo dell’importo delle spese da te sostenute: per esempio, se il tuo reddito complessivo imponibile IRPEF è di 10.000,00 euro e hai spese deducibili per 5.000,00 euro, il tuo reddito netto da cui dovrai partire per calcolare le imposte da te dovute sarà di 5.000,00 euro (ovvero la differenza tra il tuo reddito imponibile e le spese deducibili).

Quale dei due effetti è il migliore? In realtà, non c’è un effetto migliore dell’altro, in quanto entrambe le tipologie di spesa ti consentono di ridurre l’imposta da pagare; nel caso delle spese detraibili, in via diretta, riducendo l’imposta mentre, nel caso delle spese deducibili, in via indiretta, riducendo l’imponibile da cui partire per calcolarle. Per cui il tutto si riduce semplicemente a una mera questione di ammontare di spese sostenute.

In quali casi i premi assicurativi sono detraibili?

Sono quattro le casistiche di premi assicurativi che puoi portare in detrazione nel tuo modello 730 o nel tuo modello REDDITI PF:

  • Premi assicurativi dovuti per contratti che abbiano come oggetto il rischio morte o invalidità permanente o di non autosufficienza nel compimento degli atti di vita quotidiana. Queste assicurazioni devono essere state stipulate o rinnovate dopo il 1° gennaio 2001;
  • Premi assicurativi dovuti per contratti che coprano il rischio vita e infortuni e che siano stati stipulati o rinnovati in una data antecedente il 31 dicembre 2020;

  • Premi assicurativi dovuti per contratti che abbiano come oggetto il rischio morte finalizzato alla tutela della persona con disabilità grave, a patto che questi siano stati stipulati a partire dal 2016;

  • Premi assicurativi che abbiano come oggetto il rischio degli eventi calamitosi relativi agli immobili adibiti ad uso abitativo, a patto che questi siano stati stipulati a partire dal 2018.

La misura di detrazione prevista per queste tipologie di assicurazione è quella del 19%, ma occorre fare alcune precisazioni:

  • Le assicurazioni stipulate per prevenire il rischio morte o invalidità permanente e le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni sono detraibili nel limite massimo di 530,00 euro;

  • Le assicurazioni stipulate per prevenire il rischio morte finalizzato alla tutela della persona con disabilità grave sono detraibili nel limite massimo di 750,00 euro;

  • Le assicurazioni stipulate per prevenire il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti di vita quotidiana sono detraibili nel limite massimo di 1.291,14 euro;

  • Le assicurazioni stipulate per prevenire il rischio degli eventi calamitosi relativi agli immobili adibiti ad uso abitativo non hanno limite massimo di spesa.

 

In quali casi i premi assicurativi sono deducibili?

Nel precedente capitolo ti ho elencato le principali casistiche di premi assicurativi che puoi portare in detrazione in dichiarazione dei redditi.

Come hai avuto modo di leggere, si tratta di polizze legate prevalentemente alla persona o alla propria abitazione. Apparentemente, quindi, rimangono fuori dalle casistiche di spese detraibili premi assicurativi legati alle RC auto o le RC professionali.

Per queste non c’è proprio possibilità di recuperare nulla in dichiarazione dei redditi?

In realtà, scoprirai che potrai recuperare qualcosa anche da queste tipologie di premi assicurativi, ma il tutto dipende principalmente dall’attività che svolgi.

Supponi, ad esempio, di essere un professionista (avvocato, ingegnere o commercialista): in quanto tale, sei obbligato a dover stipulare una polizza RC professionale a copertura dei rischi derivanti dalla tua professione. I premi da te versati, nell’ambito della tua attività, possono essere portati in deduzione dal tuo reddito, diminuendo, di conseguenza, la base imponibile su cui calcolare le tue imposte.

Ti faccio un altro esempio: sei un autotrasportatore e utilizzi un furgone o un camion per trasportare merci per conto di terzi. Ovviamente sei obbligato a dover stipulare una polizza assicurativa per l’utilizzo del furgone. Ebbene, anche in questo caso, i premi versati sono interamente deducibili dal tuo reddito.

Sostanzialmente, quindi, un premio assicurativo diventa deducibile dal tuo reddito qualora rispetti il cosiddetto principio di inerenza: se, in generale, un onere viene sostenuto nello svolgimento della propria attività imprenditoriale o professionale, quell’onere è deducibile e potrà essere portato a riduzione del reddito imponibile.

Di conseguenza, i premi assicurativi che tu, per obbligo o per tua volontà, versi nello svolgimento della tua attività saranno sempre deducibili.

Poi, a voler essere pignoli, non in tutti i casi potrai dedurre integralmente i premi assicurativi versati. L’esempio più classico è dato dai premi per polizze RC auto stipulate per auto utilizzate a uso promiscuo (ovvero sia per l’attività, sia per il tuo svago).
Senza entrare troppo nel dettaglio (perché ci sarebbero diverse casistiche), mi limito a dirti che, nella stragrande maggioranza dei casi, il fisco riconosce solamente il 20% dei premi versati.

Il che significa che, per fare un esempio, se la tua RC auto costa, in termini di assicurazione, 500,00 euro all’anno, l’Agenzia delle Entrate ti permette di dedurre dal tuo reddito solo 100,00 euro (ovvero il 20% di 500,00 euro).

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Se invece vuoi approfondire altre dinamiche fiscali, ti invito a leggere il blog del Dott. Commercialista Matteo Balduzzi
🌐 https://balduzzicommercialisti.it/


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Simona Volpi, consulente per la pianificazione assicurativa

Sono la penna dietro “La Bussola Assicurativa”; ho deciso di creare questo blog perché durante il mio percorso professionale mi sono accorta di quanta poca informazione ci sia in termini di assicurazioni e pianificazione finanziaria. Mi sono accorta della confusione negli strumenti da utilizzare per i diversi obiettivi che ci poniamo e penso che sia solo attraverso l’informazione che si possa accorciare la distanza tra quello che desideriamo e quello di cui abbiamo bisogno.

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