Infortunio o Malattia: qual è la differenza?

Quando si parla di assicurazioni, una delle domande più frequenti è: "Ma questa copertura vale anche se mi ammalo?" oppure "E se invece mi faccio male?".
Spesso i termini infortunio e malattia vengono usati come sinonimi, ma in realtà hanno significati molto diversi - e nelle polizze la distinzione è fondamentale.

Cos’è un infortunio

Un infortunio è qualsiasi evento fortuito (non previsto), esterno e violento che produce lesioni fisiche obiettivamente constatabili.

In pratica, devono esserci tre elementi chiave:

  1. Evento fortuito → non era previsto né voluto;
  2. Causa esterna → qualcosa che proviene dall’esterno del corpo (una caduta, un urto, un colpo);
  3. Violenza → l’evento deve avere un’azione intensa e immediata che provoca il danno;

Questi alcuni esempi:

  • Cadere dalla bicicletta e rompersi un braccio
  • Tagliarsi con un coltello mentre si cucina
  • Storcere una caviglia scendendo le scale

In un infortunio, la causa è sempre esterna e l’effetto è immediato.

Cos’è una malattia

La malattia, invece, è qualunque alterazione clinicamente diagnosticabile dello stato di salute non dovuta a infortunio.
Qui non c’è un evento esterno violento, ma un processo interno che altera la salute, spesso in maniera graduale o improvvisa.

Qui di seguito, alcuni esempi:

  • Bronchite o Polmonite;
  • Diabete;
  • Infarto;
  • Tumore;

Nella malattia, la causa è interna e non legata a un singolo evento esterno. 

La scelta (spesso inconscia) di tutelarsi solo dagli infortuni

Nella mia esperienza di consulenza, noto spesso un fenomeno quantomeno curioso:
molte persone danno la priorità a proteggersi dagli infortuni, trascurando la protezione contro la malattia. 
Se ci pensiamo, è un po’ paradossale: le malattie sono statisticamente più frequenti, possono durare a lungo e avere conseguenze economiche pesanti. Eppure, l’infortunio “vince” nella percezione comune.

Perché accade?

Non ho mai davvero capito il perché sebbene possa provare a fare delle riflessioni sul perché si sia consolidata questa abitudine.
Immagino ci sia un tema di scaramanzia e/o pudore: ricordiamoci che i tumori, fino a qualche decennio fa, nemmeno si chiamavano per nome… (“Hai sentito di Maria.. ha avuto il brutto male”).

Come dico spesso in consulenza, l’infortunio, in un certo senso, lo puoi intuire: arriva con un evento evidente. La malattia, invece, è spesso silenziosa nel suo esordio e, quando si manifesta, purtroppo è già troppo tardi.

In generale:

  • Immagine più tangibile → L’infortunio si vede, si racconta.. e non lo puoi nascondere: “Mi sono rotto il braccio cadendo” è immediato da capire. La malattia, invece, è spesso invisibile finché non colpisce
  • Effetto sorpresa → L’idea di “imprevisto improvviso” fa più paura di qualcosa che immaginiamo possa svilupparsi nel tempo
  • Mito della propria salute → Soprattutto in età giovane o matura, si tende a pensare: “tanto io non mi ammalo”.
    È un’illusione che incontro spesso: la giovane età ci fa sentire invincibili, e uno stile di vita sano e sportivo viene percepito come una garanzia di immunità. Ma, purtroppo, non sempre è così.

Il risultato?
Si finisce per spendere la totalità del budget assicurativo quasi solo per coprire il 50% degli eventi che possono compromettere la nostra integrità fisica. 
E quando comprendiamo che avremmo dovuto pensarci prima… e nulla, è troppo tardi. Perché no, non è mai possibile assicurarsi dopo che si è verificato l’evento.

Sarebbe come assicurarsi contro il furto dell’automobile dopo che abbiamo fatto la denuncia: comprendete che non è oggettivamente possibile?!

Conclusione

Non è solo capire la differenza tra infortunio e malattia che fa davvero la differenza: è rendersi conto che, se pensiamo di essere al sicuro assicurandoci solo contro gli infortuni, stiamo sbagliando prospettiva. 
L’infortunio può essere raro e visibile, ma la malattia è molto più frequente, spesso silenziosa e capace di cambiare la nostra vita (e le nostre finanze) da un giorno all’altro.

E non può mai essere solo una questione di budget: il compito di un buon consulente è rendere accessibile la protezione completa, modulando i massimali ma senza mai sacrificare elementi fondamentali.

Quando compri un’auto, non rinunceresti mai a una ruota “perché se no costa troppo”: al massimo rinunci ad accessori come, ad esempio, i sedili riscaldabili.
Allo stesso modo, un’assicurazione che ha come obiettivo proteggere la tua persona e il tuo reddito deve avere tutte le componenti essenziali. Senza, semplicemente, non è una protezione.

Non aspettare che sia un evento imprevisto a mettere alla prova la tua protezione. Contattami oggi: insieme possiamo costruire una copertura completa, senza rinunce che potrebbero costarti care.

Contatta Simona al +39 339 727 2644 o scrivi una mail a info@labussolaassicurativa.it e parliamone.

 


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Simona Volpi, consulente per la pianificazione assicurativa

Sono la penna dietro “La Bussola Assicurativa”; ho deciso di creare questo blog perché durante il mio percorso professionale mi sono accorta di quanta poca informazione ci sia in termini di assicurazioni e pianificazione finanziaria. Mi sono accorta della confusione negli strumenti da utilizzare per i diversi obiettivi che ci poniamo e penso che sia solo attraverso l’informazione che si possa accorciare la distanza tra quello che desideriamo e quello di cui abbiamo bisogno.

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